[Listen up!] Harry Styles - Harry Styles - lasostanzadeilibri blog

venerdì 4 agosto 2017

[Listen up!] Harry Styles - Harry Styles



Buonasera a tutti lettori e benvenuti in un nuovo Listen up! la nostra rubrica sulle ultime novità musicali. Oggi parliamo del chiacchieratissimo album dell’ex (non si è ancora capito se realmente ex) componente dei One Direction, Harry Styles.



Harry Styles nasce a Holmes Chapel nel 1994, decide di partecipare alle audizioni di Xfactor ma non viene scelto come solita. Simon Cowell però vede in lui e in altri 4 ragazzi le qualità per essere una boyband di successo. Dopo il terzo posto ad Xfactor gli One direction battono record, vendono milioni e milioni di biglietti in tutto il mondo, vendono miliardi di copie, riescono ad avere successo in America, traguardo che non veniva raggiuto da una boyband dai tempi dei Beatles. Dopo quattro album da One Direction qualcosa cambia, Zayn Malik durante il “Where we are Tour” lascia la band e intraprende una carriera da solista. Ma la band finisce il tour e pubblica un altro album che risulta sicuramente il più maturo tra i loro album. La band però decide dopo la promozione di questo album di prendere una pausa che ancora oggi non è finita. Per non rimanere con le mani in mano il nostro Harry non solo firma un contratto discografico con la sua nuova casa discografica che produrrà il suo primo album da solista, ma viene scelto anche per una parte nel film colossal sulla Seconda Guerra Mondiale “Dunkirk” diretto dal regista candidato al premio oscar Christopher Nolan. Per il titolo del suo primo album sceglie proprio il suo nome, ”Harry Styles” che esce nei digital store e nei negozi giorno 12 maggio 2017 anticipato dai singoli “Sign of the Times” e “Sweet Creature” entrato subito in prima posizione in tutte le classifiche globali ottenendo il disco d’argento in pochi giorni. Ma cosa ha sconvolto tutti di quest’album? Seguiteci nel nostro esame canzone per canzone di questo splendido album.

1.Meet Me in the Hallway – 3:47
2.Sign of the Times – 5:40
3.Carolina – 3:09
4.Two Ghosts – 3:49
5.Sweet Creature – 3:44
6.Only Angel – 4:51
7.Kiwi – 2:56
8.Ever Since New York – 4:13
9.Woman – 4:38
10.From the Dining Table – 3:31

L’album si apre in dolcezza, Meet me in the Hallway è di una delicatezza infinita: parla di una ricerca disperata di pace e unità, parla della voglia di risolvere tutti i problemi e che alla fine andrà tutto bene. Poi la pietra miliare di questo album, un vero e proprio capolavoro, Sign of the Times credo sia la traccia migliore di tutto l’album. E’ impeccabile come sound, è impeccabile come testo e soprattutto è in linea con lo stile che Harry ha sempre amato e sempre adorato. Si ispira molto a David Bowie in tutto l’album e i richiami a quel sound sono molteplici. Continuiamo movimentando un po’, con Caroline (riferita molto probabilmente ad una sua vecchia fiamma), qui abbiamo un sound che si avvicina molto al country e al folk decisamente una delle mie preferite, parla della provincia e della paura di cambiare completamente vita grazie all’amore. Andando avanti con l’album notiamo una sorta di onda per quanto riguarda lo stile delle sue canzoni: abbiamo iniziato con una lentezza e una dolcezza immensa, per poi risalire un po’ diventando un po’ più crudi e diretti, raggiungendo il picco con il country e il folk di Caroline e adesso riscendiamo con Two Ghost che si avvicina moltissimo alla prima canzone per i toni dolci. Definita la canzone più romantica dell’album. Poi abbiamo il secondo singolo, Sweet Creature che come impeccabilità è molto vicino a Sign of the Times: tutto funziona, il testo dolce e la chitarra appena pizzicata in sottofondo, tutto da l’idea di intimo e confortevole ascoltando questa canzone. Poi cambiamo stile, avvicinandoci precipitosamente al rock con Only Angel e Kiwi, due delle mie preferite. Sono forti e crude, soprattutto Kiwi e molti pensano siano riferite alle avventure di Harry nel periodo “oro” dei One direction dove ogni uscita con una nuova ragazza veniva definita scandalo del secolo. Qui vuole buttare tutto quello che durante i suoi anni da adolescente non ha buttato fuori. Kiwi è cruda, rude e perfettamente al posto giusto. “Kiwi” in inglese viene utilizzato nel parlato per definire una donna di facili costumi. Non è aggressiva ma grezza come pezzo. Si ripescano in questo cd gli albori della musica rock britannica, si vedono nei suoi testi ma soprattutto nel suo sound grandi come i Beatles e Rolling Stone che hanno reso possibile la musica pop rock e tutto quello che ne consegue. Si riprende poi con Ever Since New York un’atmosfera più nostalgica e malinconica, riprendendo il sound folk pop. Woman invece si riavvicina molto ad un rock pop rimanendo sempre nell’atmosfera nostalgica, parlando infatti delle sue relazioni e di come siano finite tragicamente male. E’ una canzone dai toni molto sensuali e bassi, molto forte come pezzo. Per poi finire come ha iniziato con un pezzo intimo e carico di significato, From the Dining Table.


Spero davvero che con questo album possa davvero riscattarsi, la voce di Harry è davvero particolare. Riesce ad entrarti dentro con una facilità impressionante, sa arrivare a note bassissime e note altissime nel giro di pochi accordi. Il suo album è una chiara ricerca della sua identità musicale che non è ancora fissa. Tutto quello che canta, tutto quello che scrive è davvero sentito e questo è meraviglioso. Ho sentito la voce di Harry dal vivo ed è davvero qualcosa di assolutamente perfetto, è qualcosa che davvero fa bene all’anima. Il suo cd è la conferma che non ha bisogno di una boyband per sfondare nella musica, ci riesce egregiamente anche da solo.


 


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