Sono
Giulia e ogni settimana ci immergeremo completamente in
nuovo album, in nuove canzoni e in nuovi artisti.
Oggi
parliamo di Michele Bravi, vincitore della settima
edizione di Xfactor, partecipante a Sanremo2017 con il suo brano "Il
diario degli errori", che in questi giorni si è
fatto conoscere anche dal grande pubblico.
Dopo Xfactor Michele si
rifiutò di fare Sanremo perchè "non pronto ad un palco così
importante" e soprattutto
"perchè non aveva nulla da dire". Ma il
rifiuto di Sanremo e un album, "A passi piccoli",
non così incisivo lo portano a trascorrere un paio di anni nel
dimenticatoio. Nel 2015 torna online aprendo un suo canale YouTube
per cavalcare un po' l'onda della nuova moda dello Youtuber e questa
mossa funziona anche abbastanza bene. In pochi mesi raggiunge i 100
mila iscritti e in un anno i 200mila iscritti (adesso è arrivato a
326mila iscritti). Cambia anche casa discografica dalla Sony Music
alla Universal Music e nel 30 settembre arriva su Youtube il primo
singolo estratto dal suo nuovo album completamente in inglese, "The
days", raggiunge in pochi giorni le 500mila visualizzazioni.
Poi partì la promozione del suo album, "I hate music",
e il conseguente tour che lo porta a girare l'Italia. Mentre è in
tour informa i suoi fan che è in lavorazione già al suo nuovo album
che uscirà quasi dopo un anno, il 24 febbraio 2017.

1.Come l'equilibrio (intro)
2.Cambia
3.Diamanti
4.Il diario degli errori
5. Solo per un po'
6.Due secondi (cancellare tutto)
7.Andare Via
8.Pausa
9.Shiver
10.Bones
11.Respiro
12. Il punto in cui ti ho perso (Interludio)
13. Chiavi di casa
Oggi faremo un viaggio dentro il suo concept album, spero di incuriosirvi un po' e di non svelare molto ma quest'album è davvero una scoperta.
L'album
inizia con un introduzione musicale, "Come l'equilibrio",
i toni sono forti e sembra quasi di sentire un'allarme. Subito dopo
entra in gioco "Cambia", una delle mie canzoni
preferite, che rappresenta molto quello che succede all'inizio e alla
fine di una storia d'amore, il cambiamento e la convinzione che possa
essere davvero diverso questa volta. Poi arrivano i toni misteriosi e
seducenti di "Diamanti", questa canzone è
indescrivibile: è semplicemente la descrizione della sensazione di
attrazione fisica e della distanza che si ha sentimentalmente
parlando. Dopo abbiamo "Il diario degli errori",
canzone con cui arriva quarto a Sanremo, lui la definisce sempre come
il filo conduttore di tutto il suo album. E' una canzone molto
positiva e anche se l'album parla di una storia finita male, quella
storia, quell'amore in qualche modo rimane fuori dal diario degli
errori. Perché tutti abbiamo un diario degli errori nella nostra
vita. Arriviamo alla canzone più 'dance' di tutto l'album, è la più
diversa delle romance ballad precendenti. "Solo per un po'"
secondo me racconta una vera e propria esperienza dello stesso
Michele, provare a cancellare una storia con una nuova esperienza
totalmente diversa che per quanto sia spettacolare può "bruciare
da vicino". Infatti subito dopo troviamo "Due
secondi(cancellare tutto)", dove abbiamo la stanchezza di
essere furiosi per qualcosa di finito ma la rassegnazione positiva
che ti porta ad andare avanti senza dimenticare quello che è
successo. Poi abbiamo "Andare Via", i toni da qui in
poi fino all'interludio si fanno più interessanti a livello di
ricerca musicale, abbiamo un testo molto forte dove troviamo il
legame ad un qualcosa che non ci sta più addosso ma che non
riusciamo a liberarcene. "Pausa" è la canzone che
insieme a "Due Secondi(cancellare tutto)" è uscita
prima dell'album come singolo, pausa intesa come paura di finire
qualcosa lasciandola sempre in sospeso senza la possibilità di
andare avanti in qualche modo.
Poi
abbiamo le due canzoni in inglese, "Shiver" e
"Bones", che sono convinta che siano state scritte
un po' per riprendere il concetto che ha espresso nel suo cd
precedente "I hate music": pur essendo un album
completamente in italiano ci sono canzoni che nascono in lingua
inglese, senza star attenti alla metrica e alla scrittura. Un po'
come sono queste due canzoni, rispettivamente, la prima parla di un
incontro impaziente e la voglia di prendere questa persona baciarla e
portarla a casa, e dopo la seconda parla di un amore che non batte
solo nel cuore ma brucia nelle ossa. Prima dell'interludio abbiamo
"Respiro", una canzone che riprende molto lo stile
del suo primo cd "A passi piccoli". L'interludio, "Il
punto in cui ti ho perso", è una delle melodie più belle
di tutto l'album, così dolce e malinconica ti fa davvero emozionare.
L'album
finisce con "Chiavi di casa",che riprende un po'
tutta la storia dell'album e ammette che rimanere soli e stare in
silenzio non risolve proprio nulla.
Beh
questo è il nostro viaggio.

Listen
Up!
Giulia.
Nessun commento: