Buonasera a tutti lettori e benvenuti in un nuovo Listen up!
la nostra rubrica sulle ultime novità musicali. Oggi parliamo del
chiacchieratissimo album dell’ex (non si è ancora capito se realmente ex)
componente dei One Direction, Harry Styles.

1.Meet Me in the
Hallway – 3:47
2.Sign of the Times
– 5:40
3.Carolina – 3:09
4.Two Ghosts – 3:49
5.Sweet Creature –
3:44
6.Only Angel – 4:51
7.Kiwi – 2:56
8.Ever Since New
York – 4:13
9.Woman – 4:38
10.From the Dining
Table – 3:31
L’album si apre in dolcezza, Meet me in the Hallway è
di una delicatezza infinita: parla di una ricerca disperata di pace e unità,
parla della voglia di risolvere tutti i problemi e che alla fine andrà tutto
bene. Poi la pietra miliare di questo album, un vero e proprio capolavoro, Sign
of the Times credo sia la traccia migliore di tutto l’album. E’
impeccabile come sound, è impeccabile come testo e soprattutto è in linea con
lo stile che Harry ha sempre amato e sempre adorato. Si ispira molto a David Bowie in tutto l’album e i
richiami a quel sound sono molteplici. Continuiamo movimentando un po’, con Caroline
(riferita molto probabilmente ad una sua vecchia fiamma), qui abbiamo un
sound che si avvicina molto al country e al folk decisamente una delle mie
preferite, parla della provincia e della paura di cambiare completamente vita
grazie all’amore. Andando avanti con l’album notiamo una sorta di onda per
quanto riguarda lo stile delle sue canzoni: abbiamo iniziato con una lentezza e
una dolcezza immensa, per poi risalire un po’ diventando un po’ più crudi e
diretti, raggiungendo il picco con il country e il folk di Caroline e adesso
riscendiamo con Two Ghost che si avvicina moltissimo alla prima canzone per i
toni dolci. Definita la canzone più romantica dell’album. Poi abbiamo il
secondo singolo, Sweet Creature che come impeccabilità è molto vicino a Sign of
the Times: tutto funziona, il testo dolce e la chitarra appena pizzicata in
sottofondo, tutto da l’idea di intimo e confortevole ascoltando questa canzone.
Poi cambiamo stile, avvicinandoci precipitosamente al rock con Only
Angel e Kiwi, due delle mie preferite. Sono forti e crude, soprattutto
Kiwi e molti pensano siano riferite alle avventure di Harry nel periodo “oro”
dei One direction dove ogni uscita con una nuova ragazza veniva definita
scandalo del secolo. Qui vuole buttare tutto quello che durante i suoi anni da
adolescente non ha buttato fuori. Kiwi è cruda, rude e perfettamente al posto
giusto. “Kiwi” in inglese viene utilizzato nel parlato per definire una donna
di facili costumi. Non è aggressiva ma grezza come pezzo. Si ripescano in
questo cd gli albori della musica rock britannica, si vedono nei suoi testi ma
soprattutto nel suo sound grandi come i Beatles
e Rolling Stone che hanno reso possibile la musica pop rock e tutto quello
che ne consegue. Si riprende poi con Ever Since New York un’atmosfera più
nostalgica e malinconica, riprendendo il sound folk pop. Woman invece si
riavvicina molto ad un rock pop rimanendo sempre nell’atmosfera nostalgica,
parlando infatti delle sue relazioni e di come siano finite tragicamente male.
E’ una canzone dai toni molto sensuali e bassi, molto forte come pezzo. Per poi
finire come ha iniziato con un pezzo intimo e carico di significato, From
the Dining Table.
Spero davvero che con questo album possa davvero
riscattarsi, la voce di Harry è davvero particolare. Riesce ad entrarti dentro
con una facilità impressionante, sa arrivare a note bassissime e note altissime
nel giro di pochi accordi. Il suo album è una chiara ricerca della sua identità
musicale che non è ancora fissa. Tutto quello che canta, tutto quello che
scrive è davvero sentito e questo è meraviglioso. Ho sentito la voce di Harry
dal vivo ed è davvero qualcosa di assolutamente perfetto, è qualcosa che
davvero fa bene all’anima. Il suo cd è la conferma che non ha bisogno di una
boyband per sfondare nella musica, ci riesce egregiamente anche da solo.
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